Uno dei gadget elettronici di maggiore successo degli ultimi anni è stato il navigatore satellitare. Piccoli visori da applicare sul cruscotto della macchina che ci indicavano la strada ovunque ci trovassimo nel mondo. Questi prodotti sono stati poi messi un po’ da parte con l’arrivo del gps sul nostro smartphone. Ciò li ha resi obsoleti ed inutili. Si sono però ritrasformati utilizzando la stessa tecnologia satellitare ed oggi hanno trovato un nuovo successo come localizzatori. Detta in poche parole sono diventate delle piccole scatoline che possono essere nascoste in qualsiasi veicolo. Il loro lavoro è quello di informare i proprietari sull’esatta posizione in cui si trovano.
A cosa serve il localizzatore satellitare
L’impiego di un localizzatore satellitare è facile intuirlo. Una volta posti ad esempio sotto il sedile della nostra auto inviano in tempo reale posizione in latitudine e longitudine. Per riuscire a svolgere questo compito, per trasmettere dati ed informazioni sono dotati di una scheda sim gsm, la stessa che usiamo nei nostri telefoni. Ovviamente deve essere abilitata e disporre del credito necessario per funzionare. La sim è necessaria per inviare un sms con la posizione oppure per interrogare il localizzatore. Visto che sono anche dotati di sensore di movimento, quando sono opportunamente settati inviano un alert sotto form di sms avvertendo che la macchina si sta muovendo. Insomma un antifurto satellitare di grande efficienza ad un prezzo irrisorio. I localizzatori gps costano infatti una cinquantina di euro nella versione base, arrivando a 100 e piú euro per i modelli piú avanzati.
Localizzatore satellitare per flotte aziendali
Interessante anche l’opzione di geofencing per chi deve controllare flotte aziendali. Opportunamente settati i localizzatori avvertono, tramite ovviamente sms, quando l’auto esce da un “recinto” ovvero da una zona preimpostata. Può essere una città, una provincia, una regione. Ideale anche per controllare i propri familiari. I modelli piú avanzati inoltre inviano un segnale di alert anche quando l’auto supera una certa velocità, il tutto agganciando il proprio segnale al gps satellitare. I localizzatori hanno un’autonomi in standby di una settimana ma possono anche essere alimentati attraverso la batteria dell’ auto.